Erodoto (484/424 a.C.)
padre delle scienze storiche

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Scienza dell'organizzazione pubblica

(integrazioni)

Bozza per una storia della S.O.
(Dubla, 2000)

I primordi della scienza dell’organizzazione

Possiamo senz’altro affermare che le basi della moderna scienza dell’organizzazione sono state gettate da due importanti studiosi:

  ·         Il primo è lo statunitense F. W. TAYLOR che fu il primo ad occuparsi dell’organizzazione scientifica del lavoro (Taylorismo - studio dei procedimenti lavorativi). È un processo inaugurato dall’ingegnere statunitense allo scopo di aumentare la produttività del lavoro in fabbrica attraverso la scomposizione delle mansioni, l’individuazione di compiti ben definiti da assegnare a ciascun esecutore, la programmazione della produzione. Per estensione, qualsiasi forma di organizzazione del lavoro che comporti parcellizzazione e perdita di contenuto intellettuale e professionale delle mansioni. Infatti, l’organizzazione Tayloristica si basa su una rigida distinzione tra lavoro manuale e intellettuale. Il metodo Tayloristico ebbe larghissima applicazione (la prima negli stabilimenti FORD - 1913), successivamente in Europa, diffondendo i sistemi di lavorazione in serie e a catena.
In sintesi il suo studio si basava sui tempi, sui movimenti e sugli strumenti necessari al miglior rendimento produttivo, introducendo il concetto di specializzazione spinta al massimo.

·         Il secondo è l’ingegnere minerario francese Henry FAYOL che indirizzò i suoi studi sulla funzione direttiva (quadri apicali e intermedi). Le sue conclusioni furono:

a.       Tutte le operazione che si svolgono in qualsiasi tipo di impresa, sono raggruppabili nelle seguenti funzioni:

tecnica, commerciale, finanziaria, di sicurezza, contabile, amministrativa.

b.       In ogni impresa le conoscenze fondamentali dei livelli più bassi sono le conoscenze tecniche e professionali-caratteristiche del lavoro che nell’impresa è svolto, mentre le conoscenze essenziali per i capi sono quelle amministrative.

  Il vocabolo “amministrative” non è che la traduzione letterale del francese “administrative”, ma esaminando ciò che il Fayol intendeva comprendere in questo termine, può essere meglio spiegato con il vocabolo “direttive”.

Egli, infatti, parla di: programmare - organizzare - comandare - coordinare - controllare, che sono i compiti direttivi del capo.

L'organizzazione

  Il vero aspetto dell’atto organizzativo è il lavoro di un insieme di persone accomunate dal desiderio di raggiungere un obiettivo (dunque non si deve intendere mai il lavoro di un singolo). Questa definizione è perfettamente applicabile all’impresa che è, infatti, riconosciuta come insieme di uomini e di mezzi operanti per conseguire un fine (o scopo) comune. Questi elementi caratterizzano ogni impresa, definendone dunque lo scopo e i compiti da svolgere per realizzarlo. Il responsabile del conseguimento dello scopo è, ovviamente, il capo dell’impresa che per essere un buon esecutore della funzione direttiva non deve essere solo dotato di doti innate o, derivate dall’autodidattismo e dalla formazione derivante dall’attività professionale, ma deve ricevere un’istruzione che gli consenta di avere delle basi atte a rilanciare l’attività spirituale ed intellettuale del dirigente in forma più razionale e concreta.

  Scienza & Arte

  La scienza e l’arte del dirigere, che sono sempre appartenuti alla sfera sociale, sono oggi legate unitamente a tale sfera ed a quella tecnica.

La scienza è il complesso ragionato e compiuto di cognizioni di un determinato ordine intorno alle cose, ai principi che le reggono ed ai fenomeni che presentano. L’arte è attività umana che si svolge per opera d’ingegno, secondo insegnamenti dedotti dall’esperienza o seguendo una geniale ispirazione.

In altre parole possiamo affermare che la scienza è l’insieme di conoscenze metodiche sull’argomento e l’arte è l’abilità di applicare queste conoscenze per ottenere un determinato risultato.

Possiamo quindi affermare che l’organizzazione, che in una prima approssimazione veniva considerata come scienza, sia oggi scienza ed arte insieme.


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