L'INSEGNANTE/FORMATORE EFFICACE nella critica dell'APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO di Joseph NOVAK

Relatore:

Prof. Ferdinando DUBLA

 

 

Allievi:

C° SAL/Fr.           cl.         Eucherio            BOLDINI

C° TM/Cna.             cl.          Nicola               LEALE

C° SAL/Fr.             cl.          Giorgio              FRASCELLA

C° ELT/Ete.             cl.          Maurizio         MAIORANO

 

 

CORSO P.MRS 2001 14° TURNO


I n d i c e

1. L'insegnamento 2. Caratteristiche dell'insegnamento 3. L'insegnante 4. La Teoriadell'Assimilazione

5.Apprendimento Significativo ed  Apprendimento Meccanico 6.Apprendimento Ricettivo e per Scoperta

7.Assimilazione e Concetti Assimilatori 8.Differenza tra l'Assimilazione per Cancellazione e l'Oblio

 9. Differenziazione progressiva  10.Conciliazione Integrativa   11.Apprendimento Sovraordinato

12.Organizzatori Anticipati 13.Assimilazione Apprendimento e Costruttivismo 14.Creatività

 15.Intelligenza 16.Intelligenza Emotiva 17.Ausili Didattici   Bibliografia



1. L'INSEGNAMENTO

Un'esperienza didattica è un evento complesso che coinvolge:

-    insegnanti;

-    alunni;

-    curricolo;

-      ambiente.

Gli insegnanti devono sapere perché e quali cambiamenti produrre e come verificarli.

Gli alunni devono scegliere di voler imparare.

Il curricolo inteso come programmazione didattica o pianificazione degli interventi didattici.

L'ambiente è il contesto e l'insieme di fattori che regolano e controllano il significato dell'esperienza didattica.

A questi elementi vanno aggiunti il pensiero, le azioni, le emozioni, che necessariamente intervengono in ogni evento formativo.

L'azione di insegnamento, pur essendo un'azione comunicativa, non si esaurisce in essa, proprio perché mira a far raggiungere un apprendimento il cui significato non può essere ridotto solo a quello cognitivo, costruito dalle conoscenze concettuali (concetti, principi, teorie) e dalle conoscenze procedurali (abilità intellettuali e operative), ma comprende anche l'apprendimento di atteggiamenti e comportamenti significativi (disponibilità positive verso persone, cose, situazioni ed azioni).

Apprendimento significa dunque aumentare le proprie competenze, le proprie abilità operative ed i valori di riferimento: quindi SAPERE, SAPER FARE e SAPER ESSERE.

Chi insegna, più che esporre, deve "stuzzicare" la curiosità ponendo domande, coinvolgendo le facoltà mentali, provocando l'ansia della ricerca.

L'insegnante deve impegnarsi a tutto campo:

-    costruire tutte le possibili condizioni favorevoli per agevolare l'apprendimento;

-    favorire un clima di dialogo costruttivo e produttivo.

Solo le esperienze scolastiche significative lasciano nella personalità un'impronta che può durare per tutta la vita. Le menti brillanti, le intuizioni creative non nascono dal nulla ma da adeguate impostazioni didattiche.

Non conta, dunque, il "cosa insegno" ma anche il "come insegno". Non è solo il "prodotto" che arricchisce, ma è anche il "processo" che rende fertile la mente.

Se gli studenti raggiungono l'obiettivo primario dell'insegnamento, l'esperienza del loro insegnante sarà sicuramente positiva, costruttiva e gratificante.

Insegnare è un lavoro molto complesso e per ottenere buoni risultati si richiedono alti livelli culturali generali (teorico-pratici) ed una preparazione professionale specifica.

  2. -  CARATTERISTICHE DELL'INSEGNAMENTO

Per garantire un insegnamento efficace, si deve rimanere costantemente coscienti del fatto che solo l'apprendimento significativo può portare ad una progressiva differenziazione ed integrazione della struttura cognitiva e uno sviluppo parallelo dell'Io di un individuo.

L'apprendimento significativo si verifica quando chi apprende decide di mettere in relazione delle nuove informazioni con le conoscenze che già possiede.

Esso quindi richiede:

-    conoscenze precedenti: l'alunno deve possedere già delle informazioni  da mettere in relazione a quelle nuove, perché possano essere apprese in maniera approfondita;

-                materiale significativo: le conoscenze (per conoscenza si intende un insieme ben organizzato di concetti e proposizioni) da apprendere devono essere rilevanti in rapporto ad altre e devono contenere concetti e proposizioni significativi;

-                che l'alunno scelga di apprendere in modo significativo, ovvero deve decidere consapevolmente di mettere in relazione, in modo non superficiale, le nuove conoscenze con quelle già in suo possesso.

L'apprendimento meccanico avviene invece quando chi apprende memorizza le nuove informazioni senza collegarle alle conoscenze precedenti, o quando il materiale da studiare non ha alcuna relazione con tali conoscenze.

L'apprendimento puramente meccanico e quello altamente significativo rappresentano i due estremi di un continuum.

Con il procedere dell'apprendimento significativo si verificano necessariamente lo sviluppo e l'elaborazione dei concetti assimilati. Il processo di perfezionamento dei concetti significativi all'interno della struttura cognitiva, che fornisce loro maggiore precisione e specificità, é chiamato differenziazione progressiva.

 L'apprendimento diventa allora, tramite la guida strategica dell'insegnante, un processo interattivo di costruzione di conoscenze sulla base di concezioni già esistenti, in cui l'alunno viene progressivamente condotto da una regolazione esterna delle sue attività cognitive ad una personale autoregolazione cognitiva.

Questo significa che il soggetto che apprende non è tabula rasa, ma possiede una serie di conoscenze, di idee, di aspettative, dunque una struttura cognitiva capace di elaborare, nella sua interazione con l'ambiente esterno, le informazioni che dall'ambiente riceve.

  3. -   L'INSEGNANTE

Attraverso l'utilizzo del lucido ci soffermeremo sulla figura dell'insegnante, quale soggetto principale della comunicazione   didattico-formativa.

Innanzitutto l'insegnante deve possedere CONOSCENZE: ma di che cosa?

a)    Contenuti d'apprendere (argomento);

b)    Contesti di apprendimento ovvero di situazioni che devono possedere delle particolari caratteristiche:

1)    fisiche: spazi intesi come classe, laboratorio, ambiente esterno. Il contesto fisico dipende da ciò che si vuole insegnare e dalle strategie che scegliamo di utilizzare.  Ad esempio per l'insegnamento di una lingua straniera, il contesto ideale potrebbe essere un approccio guidato in un ambiente in cui si parli la lingua che si sta studiando. In quel luogo l'alunno potrebbe vedere ed ascoltare tutto ciò che è associato a quel linguaggio.

2)    organizzative (attrezzature e risorse sia interne che esterne);

3)    culturali (razza, sesso e cultura).

E' importante che l'insegnante sia anche in grado di fornire contesti di apprendimento alternativi, che pur avendo talvolta limiti, possano apportare nell'esperienza dello studente eventi di alta qualità educativa (ad esempio l'insegnante, con un semplice filo di nylon ed una pallina posta ad un suo estremo può proporre alla classe il FENOMENO PENDOLO nel caso in cui la scuola sia priva di LABORATORIO DI FISICA).

c)    Apprendimento umano, ovvero la conoscenza di come gli allievi apprendono;

d)    Strategie educative ovvero quelle strategie che possono facilitare l'apprendimento, prendendo atto delle eventuali limitazioni che gli studenti ed il contesto di apprendimento possono avere.

L'insegnamento richiede anche SENSIBILITÀ EMOTIVA da parte dell'insegnante, riguardo allo stato emotivo ed i bisogni dell'Io di chi apprende.

Riguardo  ad esempio alla questione dei QI, che hanno la presunzione di valutare il livello di apprendimento degli alunni senza tener conto della loro sfera emotiva,  si può citare  l'esperienza di bambino di STERNBERG, ora insigne professore alla YALE UNIVERSITY, cresciuto in scuole che attribuivano una importanza eccessiva ai punteggi dei QI e che mette in evidenza come la sensibilità emotiva di un insegnante nei suoi confronti lo abbia spinto a conseguire risultati sempre più soddisfacenti.

Sono stato fortunato, tremendamente fortunato, come solo pochi studenti possono essere. In quarta, quando avevo nove anni, sono capitato nella classe della signora Alexa. Mentre i miei insegnanti dei primi anni delle elementari erano profondamente trincerati nel campo della verifica tramite test, la signora Alexa era fresca di università ed inoltre non conosceva o non si preoccupava dei risultati del QI. Credeva che potessi fare molto meglio di quello che stavo facendo, e si aspettava di più da me. E lo ottenne. Perché? Perché volevo piacerle, molto più di quanto avessi voluto piacere ai miei insegnanti dei primi tre anni. Infatti, le avrei chiesto subito di sposarmi se fosse stata un po' più giovane e non fosse già stata, sfortunatamente per me, sposata.

La sensibilità emotiva dell'insegnante dipende comunque, dal suo stato  e dai suoi bisogni; solo colui che ha piena stima di sé può relazionarsi positivamente con la classe.

Nel suo libro "I'M OK, YOU ARE OK" HARRIS fa notare come tutti noi, in una certa misura, possiamo sentirci non OK, poiché questo sentimento deriva in parte dalle prime esperienze infantili e fa parte del normale corso della crescita.

Nelle situazioni più gravi, i sentimenti del tipo "Io non sono OK" possono essere così profondamente radicati da spingere ad un'esistenza fatta di comportamenti antisociali o di azioni distruttive per la persona, come, ad esempio, l'abuso di sostanze stupefacenti.

Poiché gli uomini vivono in società che non sono particolarmente adatte a generare sentimenti del tipo "Io sono OK", in cui i pregiudizi etnici, razziali o sessuali possono aggravare i sentimenti negativi, la sfida per l'insegnante consiste nell'affrontare in modo costruttivo, sia per lo studente che per se stesso i molteplici bisogni dell'Io di colui che apprende.

La figura dell'insegnante deve in ogni momento trasmettere alla classe affidabilità e credibilità; ciò richiede padronanza dei contenuti e abilità operative.

La nostra trattazione ha quindi analizzato in linee generali i 4 diversi elementi dell'ESPERIENZA DIDATTICA che JOSEPH   SCHWAB definisce "luoghi comuni" e che sono:

-    L'INSEGNANTE;

-    L'ALLIEVO;

-    LE MATERIE DI STUDIO;

-      IL CONTESTO.

Gli studi fatti da JOSEPH NOVAK nelle scuole, hanno dimostrato che gran parte di ciò che si verifica nell'insegnamento/apprendimento dipende dai METODI DI VALUTAZIONE utilizzati, e così aggiunge la VALUTAZIONE, come quinto elemento dell'ESPERIENZA DIDATTICA.

In effetti nel bene o nel male, le continue valutazioni di cui siamo oggetto ci dicono se possiamo o no ad esempio guidare un'automobile, laurearci con lode, fare carriera in un'azienda.

Purtroppo però molti di quei metodi di valutazione utilizzati, non sono adatti a valutare correttamente le competenze di una persona.

I componenti della valutazione, che si rifanno poi alla responsabilità dell'insegnante, chiamato poi ad esprimere un giudizio sono:

SOGGETTIVA: espressa dal solo giudizio dell'insegnante (stile cognitivo, comportamento);

OGGETTIVA: espressa da ciò che l'allievo ha prodotto (test, prove) per rendere la valutazione quanto più precisa possibile.

Quindi la valutazione soggettiva ed oggettiva, per esprimere un giudizio completo ed attendibile si devono intrecciare.

  4. - LA TEORIA DELL'ASSIMILAZIONE

  La teoria dell'apprendimento per assimilazione di David AUSUBEL, noto studioso americano contemporaneo dei processi cognitivi, si sviluppò principalmente negli Stati Uniti e successivamente in tutto il mondo agl'inizi degli anni '60 con concetti particolarmente importanti sull'apprendimento nel campo dell'educazione. AUSUBEL presentò per la prima volta la sua teoria dell'apprendimento significativo nel 1962 con il titolo "A Subsumption theory of meaningful learning and retention". Comunque i suoi studi iniziarono dalla fine degli anni trenta sino alla fine degli anni 60, periodo in cui in America si sviluppavano sempre più le teorie della psicologia comportamentista, rappresentando la tendenza dominante e dove venivano abbandonate tutte le teorie ritenute inutili riguardo la coscienza, a fronte delle studio del vero e proprio comportamento umano.

Il predominio comportamentista, non ostacolò soltanto molte delle idee di AUSUBEL, ma contribuì anche ad ostacolare la diffusione della teoria piagetiana, sviluppatasi a Ginevra a partire dagli anni Venti. Difatti Piaget fu scoperto negli Stati Uniti solo a partire della metà degli anni Sessanta. Non meraviglia quindi che le idee di AUSUBEL sull'apprendimento compissero pochi progressi anche se l'importanza delle sue teorie vennero riconosciute molto presto in alcuni circoli e ottennero un'apprezzabile accoglienza a livello mondiale al di fuori degli stessi Stati Uniti, come in Europa e nei Paesi Asiatici.

Joseph NOVAK, assieme ad un gruppo di lavoro, si avvicinò per la prima volta al lavoro di D. AUSUBEL nel 1964, analizzando attentamente il suo libro "The psychology of meaningful verbal learning" (1963). Questo libro aiutò considerevolmente a risolvere molte difficoltà incontrate dall'autore nell'interpretazione di alcuni dati relativi al "Problem solving" (Risoluzione di problemi). Utilizzando un modello di apprendimento basato sulla elaborazione delle informazione, il gruppo di lavoro scoprì che il problem solving è una funzione di due indipendenti fattori principali che sono rispettivamente: le conoscenze immagazzinate nella mente e la capacità di elaborare le informazioni. Questi due elementi, sostiene AUSUBEL, vengono mescolati tra loro durante la fase di acquisizione di nuove conoscenze e l'integrazione fra le vecchie e nuove informazioni dipende sia quantitativamente che qualitativamente dalla struttura cognitiva dell'individuo. Comunque la teoria di AUSUBEL interessa non solo l'apprendimento cognitivo, cioè all'acquisizione e all'uso delle conoscenze, ma anche dell'apprendimento emotivo, cioè quelle informazioni che vengono immagazzinate nella parte inferiore del nostro cervello che interagiscono con la nostra stessa struttura cognitiva. Non a caso quest'ultima interagisce con pensiero (cognizione) sentimenti (emozioni) ed infine azioni (psicomotorie) in relazione al fatto che AUSUBEL suggerisce importanti applicazioni dell'apprendimento nel campo emotivo e psicomotorio.

La teoria dell'assimilazione rappresenta una fonte d'informazione essenziale per la ricostruzione di tutte le fasi dell'apprendimento umano, presentando molte difficoltà nella loro comprensione ed interpretazione, dove l'elemento principale è la coerenza; ogni sua parte ha un significato ben specifico relazionato con le restanti parti.  Per tale motivo importanza primaria è devoluta alla mappa concettuale, che rappresenta gli elementi chiave e principi fondamentali contenuti nella sua teoria dell'assimilazione.

 

5. -  APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO ed APPRENDIMENTO MECCANICO

Il concetto di apprendimento significativo è concentrato su dei processi attraverso i quali le nuove informazioni, nuove conoscenze, nuovi elementi interagiscono con concetti già presenti nella struttura cognitiva del soggetto. Chi può decidere la predisposizione ed il suo atto della delicata fase del processo di apprendimento è solo l'individuo, mentre l'insegnante/Istruttore/Formatore può solo incoraggiare tale decisione attraverso suggerimenti, incoraggiamenti e mappe concettuali.

Sebbene i meccanismi biologici del nostro cervello e principalmente quelli relativi alla nostra memoria,  non sono ancora noti alla scienza, possiamo dire che durante la fase di immagazzinamento delle conoscenze, esse vengono trattenute e registrate in alcune zone del nostro cervello coinvolgendo alcune migliaia di cellule cerebrali; durante la fase dell'apprendimento significativo, molte cellule cerebrali interessate alle nuove conoscenze, sono le stesse che avevano precedentemente immagazzinato informazioni analoghe a quelle in via di assimilazione e che la loro interazione produce un netta trasformazione delle stesse cellule. In pratica grazie al continuo processo di apprendimento di nuove conoscenze attinenti quelle già presenti, la natura e l'estensione delle reti neuronali, che rappresentano la struttura logica cognitiva dell'essere umano, aumenta considerevolmente. Possiamo giungere ad una prima  conclusione, che è all'interno delle nostre strutture personali di conoscenza che le nuove informazioni devono essere assimilate.

Le mappe concettuali sono particolarmente importanti per comprendere le fasi dell'assimilazione delle nuove conoscenze. Particolare enfasi è stata data ad un esperimento condotto da alcuni studiosi su di un bambino di 6 anni, circa la sua capacità di assimilazione di nuove conoscenze in modo significativo, grazie all'utilizzo, per l'appunto, di mappe concettuali. Il piccolo Danny doveva relazionare una lista di parole/etichette che gli erano stati spiegati ed elencati in un breve colloquio di circa 30 minuti. La mappa concettuale che è stata costruita dal bambino,  offre tutti i significati di relazione tra gli elementi, ad eccezione di "vapore".  Ciò indica che molto probabilmente durante il colloquio, non è stata data una giusta valenza di significato all'etichetta "vapore", presentandosi come un termine non sufficientemente significativo e quindi impossibilitato ad essere relazionato con il concetto principale della parola "acqua". Certamente il suo significato lo avrebbe potuto apprendere tramite il concetto di scoperta, ma questo processo avrebbe comportato un periodo molto lungo di apprendimento. Se invece fosse stato spiegato il concetto di vapore, cioè acqua sotto forma di gas invisibile, certamente lo avrebbe relazionato con l'elemento acqua e quindi lo avrebbe appreso in maniera significativa.

Per quanto sopra detto, importanza primaria è la conoscenza significativa delle parole/elementi/concetti per poi relazionarli o meglio interagirli con le nostre conoscenze già presenti nel nostro essere che formano la struttura logica cognitiva. 

I bambini a scuola generalmente tendono ad imparare in modo meccanico, sforzandosi, anche a volte con l'aiuto di docenti ed insegnanti, solo ad imparare in maniera letterale il significato di alcuni concetti e parole memorizzandone solo la definizione . Per arrivare invece all'apprendimento significativo, lo studente, sotto la sua volontà,  dovrà relazionare gli elementi di conoscenza provenienti dall'esterno con quelli già preesistenti nella sua struttura.

Tale processo comporta senza ombre di dubbio, uno sforzo non indifferente da parte dell'individuo, a favore di un considerevole aumento delle modalità di apprendimento in maniera significativa e alla permanenza delle informazioni per lungo tempo ed a volte anche per tutta la vita.

Figura importante è rappresentata anche dal docente/insegnante/formatore, che dovrà incoraggiare l'apprendimento significativo a scapito del tipo meccanico attraverso la selezione di materiale significativo, rappresentato principalmente, come abbiamo visto, da mappe concettuali, circuiti audiovisivi, lastrine, testi e dispense, ma soprattutto verificare le preconoscenze interne dell'allievo stesso e quindi modulare un linguaggio idoneo alla comprensione delle nuove conoscenze formulate ed indirizzate al discente.

6. -  APPRENDIMENTO RICETTIVO e per SCOPERTA

Il contributo importante della teoria di AUSUBEL e` la distinzione che egli fa tra il continuum apprendimento meccanico - apprendimento significativo e il continuum apprendimento recettivo - apprendimento per scoperta. Dopo il 1957 anno in cui vi fu un enorme passo in avanti della Russia con il famoso lancio dello Sputnik, venne mossa una critica al sistema educativo americano, quasi a sottolineare le lacune che esso avesse nei confronti di quello russo. La critica mossa riguardava il tipo di apprendimento che veniva effettuato nelle scuole americane, cioè quello meccanico. La svolta metodologica fu compiuta quando nel campo scientifico fu introdotto l'apprendimento per scoperta, per cui bisognava creare dei programmi che avessero come oggetto la scoperta dei concetti attraverso la manipolazione dei materiali. Impiegare questa metodologia nel campo scolastico era molto difficile anche perchè i bambini sin dalle scuole elementari avrebbero dovuto conoscere concetti troppo elaborati per cui questo metodo lascio` il posto allo scetticismo sia da parte degli insegnanti che dell'opinione pubblica . Infatti solo i piu` capaci raggiungevano risultati significativi, motivo per cui questo metodo fu lasciato da parte. Negli anni '60 quindi c'era bisogno di un apprendimento significativo. AUSUBEL nel suo libro "The psychology of meaningful verbal  learning" difendeva l'insegnamento recettivo come un'arma, per così dire, che potesse far evolvere l'apprendimento scolastico dalla forma meccanica a quella significativa. NOVAK sottolinea che oggi si fa attenzione a focalizzare la produzione dei criteri standard per realizzare test che portano sempre più` verso un apprendimento meccanico, che, come sappiamo, non facilitano anzi si oppongono all'assimilazione delle nuove conoscenze. NOVAK evidenzia questa carenza anche nell'ambiente aziendale dove sarebbe opportuno in virtù dei numerosi cambiamenti sotto l'aspetto professionale decisamente più impegnativi, utilizzare dei programmi didattici che incoraggino l'apprendimento significativo.

  7. -   ASSIMILAZIONE E CONCETTI ASSIMILATORI

Attraverso l'apprendimento significativo,  le nuove informazioni specifiche che riguardano una singola disciplina vengono collegate ed assimilati a concetti generali che sono preesistenti e che formano la struttura logica cognitiva di un soggetto.

Per centrare questa interazione, AUSUBEL introdusse nella sua teoria, il concetto di Assimilatore; esso non è la memorizzazione momentanea delle nuove informazioni, ma semplicemente un elemento fondamentale che permette il collegamento dei nuovi dati specifici in fase di elaborazione, al di sopra della barriera percettiva dell'individuo, che esprime la totalità strutturale, con le conoscenze generali integrate nella struttura cognitiva.  Durante la fase di apprendimento significativo, oltre alla trasformazione della struttura logica cognitiva, si ha anche la trasformazione delle nuove conoscenze assimilate.

8. -  DIFFERENZA FRA L'ASSIMILAZIONE PER CANCELLAZIONE E L'OBLIO

 

La maggior  parte delle informazioni provenienti dall'esterno, con il passare del tempo vengono automaticamente dimenticate. Questo processo non è ancora abbastanza chiaro, in quanto non si sa se tali informazioni vengono del tutto distrutte oppure sia un fattore psicologico che può variare da un individuo ad un altro.

Comunque recenti studi ed esperimenti hanno constatato che l'informazione immagazzinata nella nostra memoria ha un periodo di standby relativo sia alla natura stessa dell'informazione che dal numero delle volte che vengono ripetute e quindi con il passare del tempo possono essere ricordate o meno.

La quantità di nuove conoscenze che devono essere ricordate da un soggetto, dipendono innanzitutto, secondo AUSUBEL,  dalla loro significatività, per poter ovviare ad un tipo di apprendimento denominato per l'appunto meccanico; tale processo può svilupparsi per quelle informazioni come numeri, sillabe, ecc. che non possono essere collegate alle conoscenze  presenti nell'individuo e che non vengono sottoposte al concetto di assimilazione significativa. Può succedere comunque  che le informazioni apprese meccanicamente con un continuo ristudio, producano un sovrapprendimento, cioè lo studio continuo, anche senza la presenza di errori, di elementi che tendono ad essere ricordati.

Nell'apprendimento significativo, invece, grazie all'interazione del concetto assimilatore, le informazioni tendono ad essere parte integrante della nostra struttura cognitiva, assumendo conoscenze molto più generali e permettendo lo scatto del meccanismo di assimilazione per cancellazione, dove le informazioni originariamente apprese dal soggetto possono essere tranquillamente perse. Questo contesto è pienamente valido, in quanto, sempre con esperimenti, è stato provato che alcuni studenti, avendo assimilato per cancellazione concetti relativi all'algebra, nel corso degli anni successivi e nello sviluppo dei loro studi, riuscivano ad ottenere ottimi risultati  in fisica generale con applicazioni sui vettori, anche se avevano cancellato concetti inerenti l'algebra.

Comunque l'apprendimento meccanico, anche se è la base principale per la successiva fase di apprendimento significativo, rappresenta certamente alcuni  essenziali vantaggi. E' il caso di concetti, principi, definizioni che devono essere ricordati parola per parola, come anche i nostri comuni numeri telefonici, dove non permettono un grado o livello di approssimazione; anzi l'apprendimento significativo in molti casi può essere del tutto svantaggioso o addirittura dannoso.

L'apprendimento significativo rispetto a quello meccanico presenta quattro vantaggi principali:

1) le informazioni acquisite in maniera significativa vengono ricordate più a lungo; 2) l'assimilazione delle informazioni modifica gli stessi assimilatori, provocando una più facile interazione con argomenti simili tra loro; 3) l'informazione che viene assimilata per cancellazione, lascia comunque traccia generale delle conoscenze iniziali in quanto assorbita dalla struttura cognitiva dell'individuo permettendo un facile ricordo delle stesse; 4) rappresenta il punto principale, dove le informazioni apprese in maniera significativa possono essere applicate per la risoluzione di analoghi problemi e rappresenta la fonte essenziale per la creatività dell'individuo.

In relazione al tipo di apprendimento il periodo legato al ricordo è un fattore certamente determinante. Le nuove informazioni apprese meccanicamente necessita di poco sforzo mentale ma permangono per un breve lasso di tempo; effetto contrario per l'assimilazione significativa.

Sforzo, scoperta, impegno e ricerca sono le basi che oltre a sviluppare un intuito intellettivo, permettono di catturare perennemente le nuove informazioni apprese significativamente, potendole quindi ricordare per lungo tempo anche per tutta la nostra esistenza.

  9. -  DIFFERENZIAZIONE PROGRESSIVA

La differenziazione progressiva e` un processo di perfezionamento dei concetti significativi all'interno della struttura cognitiva. Lo sviluppo dei concetti secondo AUSUBEL avviene meglio quando vengono insegnati prima i concetti generali e poi i dettagli, ma non e` facile decidere quali concetti sono generali e quali quelli subordinati in un insieme di conoscenze. I concetti sono ciò con cui si pensa , per cui l'analisi dettagliata e la verifica  dei concetti preesistenti in un campo della conoscenza e` la base per una buona progettazione di un curricolo. Uno dei motivi per cui l'istruzione scolastica e quella dei programmi di formazione aziendale si sono dimostrate inefficaci e` che coloro che progettano un curricolo non compiono una assimilazione dei concetti che vorrebbero insegnare. Favorire l'acquisizione dei concetti e l'apprendimento proposizionale rappresenta la principale funzione dell'educazione scolastica. Per questo motivo, bisogna saper selezionare nella massa di conoscenze, i concetti principali e poi quelli subordinati che si vogliono insegnare. L'apprendimento delle abilità è importante e facilita l'apprendimento dei concetti, ma a volte viene considerato come un apprendimento aggiunto che non costituisce elemento del curricolo (programmazione) scolastica. NOVAK afferma che sono tante le professioni che richiedono sia l'apprendimento di abilità che l'apprendimento dei concetti, per esempio il lavoro dell'infermiere; SMITH nel 1992 ha dimostrato che migliorando la qualità delle conoscenze si otteneva un miglioramento anche delle abilità.

  10.-  CONCILIAZIONE INTEGRATIVA

AUSUBEL e NOVAK hanno definito come conciliazione integrativa quel momento in cui in una struttura cognitiva ha bisogno di una conciliazione tra le conoscenze gia esistenti e le nuove conoscenze e quindi una integrazione delle stesse con tutta la struttura che a sua volta si modifica; e` quel momento in cui vi e` una trasformazione qualitativa. La conciliazione integrativa e` la capacita` di comprendere quando un concetto e` simile ma anche diverso rispetto ad un altro concetto, come nel caso di Denny comprendere che il vapore e` simile alla nebbia ma e` diverso dall'aria. Durante la conciliazione integrativa, avviene simultaneamente un certo sviluppo della struttura cognitiva.  Quando un alunno persegue l'apprendimento significativo in una qualsiasi materia per un breve periodo, assimilazione, differenziazione progressiva e conciliazione integrativa si verificano contemporaneamente almeno fino ad un certo livello. NOVAK utilizza per spiegare questo concetto delle mappe concettuali di un ragazzo Paul in seconda elementare e l'altra riferita alla quarta superiore. Nella prima Paul sapeva che delle sostanze erano composte da pezzettini e che si potevano dividere ulteriormente e che questi ultimi non si potevano vedere. Nell'altra mappa Paul aveva già acquisito il concetto di molecola e che tutte le sostanze sono composte da molecole separate da un certo spazio (nuovo concetto). Quindi il suo concetto di "pezzettino" si era trasformato in molecole non solo ma era in grado di distinguere atomi e molecole come componenti della materia. Egli aveva individuato anche il concetto di energia e conciliato in modo integrativo con i concetti di atomo e molecola. Queste ricerche hanno dimostrato come l'apprendimento di nuove informazioni dipenda dalle conoscenze assimilate in precedenza. La teoria di Piaget propone i concetti di assimilazione, accomodamento e equilibrio;  per cui l'assimilazione avviene quando la nuova conoscenza si inserisce nella struttura cognitiva senza modificarla e che l'accomodamento invece prevede un certo cambiamento della struttura operazionale procedendo verso un equilibrio. Quindi sono capacita` cognitive generali che si sviluppano dallo stadio sensomotorio, agli stadi preoperatorio delle operazioni concrete e delle operazioni formali di pensiero. Quindi esistono delle somiglianze tra la teoria di Piaget e quella di AUSUBEL ma vi e` una differenza sostanziale: le fasi dello sviluppo di Piaget si riferiscono a capacita` di ragionamento generali, mentre per NOVAK la teoria di AUSUBEL sostiene che la capacita` di ragionamento dipende dall'adeguatezza delle strutture concettuali che una persona possiede in una determinata conoscenza. Tuttavia NOVAK ha dimostrato che alcuni bambini più` piccoli possono acquisire in aree limitate ampi e complesse strutture di conoscenza e le loro capacità di ragionamento in queste aree superano quelle di molti adulti, esempio il bambino che programma il videoregistratore per i genitori. Di conseguenza e` importante aiutare gli studenti ad apprendere e a sviluppare le strutture concettuali e raggiungere maggiore abilità nel formare strutture concettuali qualitativamente e quantitativamente più ricche, rinforzando così l'autostima.

11.-   APPRENDIMENTO SOVRAORDINATO

  NOVAK afferma che in alcuni momenti della vita a causa delle nuove conoscenze si apprende un concetto nuovo generale che contiene il significato di altri concetti acquisiti in precedenza; più in generale quando si costruiscono nuovi concetti che riorganizzano ed integrano ampi settori della conoscenza. Esempio lampante è la gravitazione universale concepita da Newton, che spiegava non solo per quale motivo gli oggetti cadono verso la terra, ma anche il moto dei pianeti che ruotano intorno al sole. NOVAK afferma che ciò è` conseguenza dell'apprendimento significativo; altro esempio venne effettuato nel campo della chimica in cui si dimostrò come l'acquisizione di un concetto sovraordinato facilita l'apprendimento di nuove conoscenze , ed è ciò che fece Cullen nel 1983 come assistente dottorando il quale creò un libro per gli studenti della materia, nel quale il ruolo fondamentale del concetto sovraordinato di "entropia" poteva far comprendere gran parte della materia. L'entropia in chimica e` il disordine di un sistema , per mantenere entro livelli accettabili tale disordine c'è bisogno di impiegare dell'energia. Solitamente le reazioni chimiche vanno ad incrementare l'entropia; a questo punto risulta facile memorizzare  tale periodo, ma tutto questo cosa può essere in confronto a tutte le reazioni che gli studenti memorizzano?; per poter elevare a concetto sovraordinato il concetto di entropia, c'è bisogno di tempo e un insegnamento accurato. Infatti Cullen per procedere a questa ricerca divise il programma in una sezione comune a tutti gli studenti ed una sezione dedicata al gruppo sperimentale. Alla fine del corso non si rilevo` una differenza netta tra il corso sperimentale ed il corso normale, solo in alcuni studenti del gruppo sperimentale furono riscontrate delle prestazioni migliori riguardo ad un test sul problem solving. Cullen esamino` attentamente gli studenti che avevano dato delle risposte migliori e si accorse che solo dodici  su ottantuno avevano usato il concetto di entropia come concetto sovraordinato, come idea organizzatrice, di questi dodici, undici facevano parte del gruppo sperimentale. NOVAK dice che e` facile a questo punto trarne le conclusioni sulla base anche di altre ricerche effettuate conclusioni che ci portano a dire che gli studenti universitari e anche quelli di scuola secondaria preferiscono studiare meccanicamente, memorizzando piuttosto che comprendere i concetti, probabilmente a causa di tanti anni in cui si e` applicata la valutazione che incoraggiava tale tipo di apprendimento.

  12.-   ORGANIZZATORI ANTICIPATI

  AUSUBEL intende per organizzatore anticipato quella strategia didattica che mette in relazione le nuove conoscenze con le conoscenze che già possiede; cioè invece di fornire un'unità didattica complessa è più utile fornire un insegnamento di minore portata rispetto al contenuto dell'unita` stessa. AUSUBEL sottolinea più volte che il fattore più importante nell'influenzare l'apprendimento e` ciò che l'alunno già conosce e che bisogna verificare queste conoscenze e su queste impostare il lavoro di insegnamento. L'uso delle mappe concettuali e` uno strumento importante per la verifica di ciò che l'alunno conosce; numerose ricerche hanno dimostrato che la consapevolezza di come poter imparare in modo significativo e` di fondamentale importanza. Per essere efficaci gli organizzatori anticipati devono rispondere a due requisiti:

-    devono essere rilevate nell'alunno le conoscenze preesistenti;

-    deve essere realizzata una sequenza organizzata delle nuove conoscenze in modo tale che l'alunno acquisisca l'abilità di mettere in relazione le nuove conoscenze con quelle che già possiede.

 

13.-   ASSIMILAZIONE APPRENDIMENTO E COSTRUTTIVISMO

In ambito educativo permangono intensi dibattiti sul costruttivismo. Quello che il costruttivismo afferma è che gli individui/soggetti che attuano la fase di apprendimento devono obbligatoriamente attuare il processo di costruzione dei propri concetti e conoscenze. Comunque resta di fatto che per la biologia, non è ancora chiaro come tale processo possa distinguersi da un soggetto ad un altro, ma soprattutto come gli studiosi costruiscano le proprie conoscenze per affermare quanto detto.

Resta il fatto che, secondo Joseph NOVAK,  nessuna teoria risulta essere più affidabile e completa di quella di AUSUBEL che abbraccia quasi tutte le discipline che noi tutti conosciamo, didattico, universitario, aziendale ecc.. Di fatto, nei primi lavori di AUSUBEL la differenziazione progressiva e la conciliazione integrativa erano concetti riferiti principalmente al campo della didattica. NOVAK, insieme al suo gruppo di lavoro, ha scoperto che possono essere applicati senza complicazioni anche nell'apprendimento cognitivo.

  14.- CREATIVITA`

NOVAK dice che la creatività consiste nella conciliazione integrativa o nell'apprendimento sovraordinato solo se vengono realizzati con successo, associati al desiderio emotivo di riuscita; ognuno di noi ha in sè qualche capacità creativa che può rimanere solo una potenzialità se non si procede all'apprendimento sovraordinato. Infatti per NOVAK la creatività richiede delle conoscenze ben organizzate e una motivazione a creare, entrambi raggiunte ed accresciute dall'apprendimento significativo.

15.-   INTELLIGENZA

Per intelligenza, possiamo intendere quelle capacità di un individuo di porre e di risolvere problemi in modo nuovo e che sono strettamente legati alla realtà. Essa principalmente dipendente dalle caratteristiche dei problemi stessi e alle situazioni in cui la stessa realtà deve essere modificata per soddisfare le esigenze del soggetto stesso (bisogni).

In molte aziende, come d'altro canto anche in ambito scolastico, molto spesso si fa uso di test per misurare il quoziente intellettivo e verificare se un individuo, un soggetto, risulta essere abbastanza o meno intelligente. Questi test sono studiati, programmati e messi in atto da molti studiosi convinti che in tal modo si possa ottenere l'obbiettivo primario di selezionare persone che riusciranno a svolgere egregiamente lavori di responsabilità. Ma tutto ciò non è affatto vero; difatti questi strumenti misurano solo le potenzialità di un individuo secondo il loro Q.I., denominata intelligenza passiva e non l'intelligenza orientata verso il successo in un determinato campo, come ad esempio in quello aziendale. Per concludere, con i testi basati sui quozienti intellettivi si dimostra solo ed esclusivamente un intelligenza di tipo passivo, orientata verso un pensiero creativo e non verso il senso della creatività, il quale scopo principale è  basato sulla soluzione di nuove problematiche.

  16.- INTELLIGENZA EMOTIVA

L'intelligenza non è qualcosa di unitario, tant'è che nel paragrafo precedente l'abbiamo definita non misurabile; ci sono altri fattori principali che influenzano l'intelligenza di un individuo denominandone le varie caratteristiche. Ci sono alcuni elementi che definiscono persone emotivamente intelligenti come abilità sociale, comprensione, allegria, bassi stati d'ansia, socievolezza, fiducia, i quali risultano non collegabili nei test dei quozienti intellettivi per definire il livello d'intelligenza di un individuo. Queste teorie possono essere ricercate anche in ambito famigliare, dove l'educazione dei figli è strettamente legata alla trasmissione di questi elementi/valori e quindi risulta fondamentale per i figli sviluppare l'intelligenza di tipo emotivo.

Cosa ci spinge a pensare quale sia effettivamente l'intelligenza ?

Rapportando quanto detto in precedenza e ciò che stiamo affrontando, dipende dai punti di vista che si assumono a riguardo. Risulta logico che molti soggetti che, secondo test programmati, possono evidenziare un quoziente intellettivo molto elevato penalizzando però quegli individui che possono risultare molto più produttivi e creativi secondo la teoria dell'intelligenza emotiva.

Quello che si può identificare come intelligenza è l'abilità creativa di un individuo di saper rendere interattive le valutazioni delle proprie conoscenze sia quantitativamente che qualitativamente, e riuscire a relazionarle con ambiti totalmente differenti definite "importanti conciliazioni integrative". 

Secondo l'autore bisognerebbe dedicare molto più tempo per lo studio dei criteri che formulano concetti relativi all'intelligenza emotiva.  Questo potrebbe, forse, portare molti vantaggi a ditte ed aziende, le quali molto spesso si affidano a programmi e test che risaltano l'intelligenza non mirata certamente al successo degli interessi della ditta o azienda stessa.

17. -   AUSILI DIDATTICI

  Nei paragrafi precedenti si è fatto uso di mappe concettuali. Ma cos'è una mappa concettuale?

Costruire mappe concettuali è un espediente per schematizzare un insieme di significati nascosti dentro una rete di proposizioni; la funzione di mettere a fuoco le idee chiave sulle quali ci si deve concentrare per ricostruire il significato dell'oggetto di studio e per dare una configurazione ordinata alla nostra conoscenza.

Una volta elaborata la mappa questa ha il vantaggio di visualizzare una serie di percorsi possibili per ricostruire il "paesaggio concettuale".

Le mappe concettuali sono strategie utili per organizzare meglio l'intervento didattico; sono, altresì, importanti strumenti di apprendimento per gli allievi.

Per costruire una mappa concettuale è necessario individuare il concetto chiave ed organizzarla in modo da snodarsi in un reticolo capace di visualizzare i concetti primari e quelli secondari con i relativi legami.

La mappa concettuale è una struttura a rete costituita da concetti racchiusi negli ovali, da linee, da frecce direzionali.

*              Il concetto chiave è scritto nella parte alta della mappa;

*              le parole che etichettano i concetti, parole oggetto e parole evento, sono inserite negli ovali;

*              in un ovale va inserito un solo concetto (non necessariamente una sola parola);

*              i concetti vanno scritti in un ordine tale da riportare in alto i concetti più generali, in basso quelli più specifici;

*              gli esempi ed i nomi propri non vanno inseriti negli ovali;

*              gli ovali sono legati da linee di connessione che indicano le relazioni tra i in concetti;

*              le linee di connessione vanno sempre etichettate da parole legame o da verbi e precisano le relazioni tra i concetti;

*              i legami trasversali sono orientati mediante frecce per favorire una corretta lettura della mappa;

*              la mappa va letta dall'alto verso il basso e da sinistra verso destra.

 


BIBLIOGRAFIA

  Joseph D. NOVAK, L'apprendimento significativo, ERICKSON 2001, capitoli 5 e 7.

F. DUBLA, Lezioni sui principi guida della Metodologia della comunicazione formativa, MARISCUOLA TARANTO, 2000

  Enciclopedia Universale F.lli Fabbri Editori, 1987.


 

Info e richieste a:
dubladidattica@tin.it

 



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