LA DIDATTICA COME SCIENZA SENZA ARTE?
Una nota su Eduard Claparéde (1873-1940) e le basi della pedagogia sperimentale
di Domenico Altamura
La proposta pedagogica di Claparède ha influenzato in modo rilevante il movimento di rinnovamento scolastico che si richiama ai metodi attivi.
Tuttora, l'istituto da lui fondato nel 1912 (Istituto di Scienze dell'educazione J.J.Rousseau a Ginevra) svolge una funzione d'avanguardia nella ricerca pedagogica e nella preparazione degli insegnanti.
Il suo programma, imperniato sulla concezione funzionale dell'educazione, presenta però alcuni limiti: la mancanza di un rapporto ben definito tra scuola e società, una concezione elitaria dell'educazione (vedi proposta classi omogenee) discriminante sul piano intellettuale e culturale.
L'immagine di scuola che ne esce, ha le tipiche caratteristiche di un "prodotto di laboratorio", difficilmente applicabile anche al sistema scolastico del tempo, alla vita sociale ed al progetto educativo.
Di Claparéde non ci resta dunque la proposta pedagogica concreta, ma l'abito mentale scientifico che deve accompagnare l'operatore della formazione. Le basi sperimentali della pedagogia consentono un'uscita dagli astrattismi filosofici, che consentì le basi dell'indagine di J.Piaget, ma al contempo dimostrano come la didattica non possa essere solo considerata scienza, ma arte creativa al servizio dei soggetti dell'apprendimento.
fe.d.
Il
movimento della scuola attiva ,
che iniziò con Dewey,
ha condotto un discorso più
innovativo sulla ricerca nei metodi, nella didattica, avvalendosi della
sperimentazione scientifica e rivolgendosi a ceti sociali più vasti.
Eduard Claparède si colloca in quest' ultimo panorama, sviluppando una base scientifica e sperimentale alla pedagogia.
SCHEDA
Eduard Claparède
(1873-1940)
Fu
studioso di neurologia e poi docente di psicologia a Ginevra.
Egli fondò, nel
1912,in collaborazione con altri due psicopedagogisti
Bovet e Ferriere, l'istituto di Scienze
- Psicologia del fanciullo e pedagogia sperimentale (1909)
- Scuola su misura (1920
-
L'educazione
funzionale (1931)
I
METODI DELLA PEDAGOGIA SPERIMENTALE
Una costante della concezione pedagogica di Claparède è il continuo
richiamo scientifico e sperimentale alla ricerca psicologica e didattica.
Egli
era convinto che la positività di una azione educativa e didattica dipendesse
dalla preparazione psicologica e dallo spirito scientifico degli educatori.
Secondo
Claparède va combattuta e superata la didattica delle scuole tradizionali
fondate essenzialmente su opinioni filosofiche ed etiche, dando agli insegnanti
i metodi idonei per organizzare ed analizzare le esperienze, i fatti ,i fenomeni
e per attuare un insegnamento sperimentale individualizzato.
-
Metodi di indagine o di ricerca
-
Metodi di misurazione o quantificazione
-
Metodi
di interpretazione
I
Metodi d'indagine o ricerca si dividono i due gruppi:
L'introspezione,
cioè la descrizione da parte dei fanciulli dei fatti di coscienza .
L'estrospezione,
cioè l'analisi del comportamento e della produzione operativa del fanciullo.
Osservazione
e sperimentazione,
può essere condotta all'insaputa del fanciullo.
Ricerca
di laboratorio personale su
singoli o gruppi.
Metodo
genetico,
osservazione dello sviluppo
psichico del fanciullo.
Metodo
patologico,
osservazione della devianza.
Metodo
comparativo,
che
si avvale della scienza statistica
Metodi
tecnici psicometrici ,
di misurazione dell'intelligenza.
Analisi
e sintesi,
studio
dei fattori che compongono la situazione complessa.
Tra
i Metodi speciali, il Claparède cita:
Profili
psicologici
Tavole
di centillaggio
Psicogrammi
Questi
interventi sono atti a risolvere le situazioni problematiche e sono dati dall'utlizzazione
delle tecniche generali.
Metodi di misurazione o
quantificazione
La
misura è lo strumento essenziale della ricerca scientifica.
Solo
misurando due fenomeni in circostanze diverse, si può stabilire se esiste una
certa relazione tra essi.
La
psicologia è la scienza che opera misurazioni, non per il piacere di misurare,
ma per analizzare .
Metodi di interpretazione
Essi
si riferiscono ai processi psichici infantili.
Il
Claparède puntualizza alcuni aspetti della concezione funzionale della vita
psichica.
L'insegnante
nel momento di interpretare il comportamento e l'attività del fanciullo, deve
tenere presente che esiste una differenza strutturale tra questo e l'adulto:
per soddisfare i bisogni sono diversi i mezzi usati.
LA
PSICOLOGIA DELLA SCUOLA NUOVA
Il
principio della scuola attiva è la legge del bisogno o dell'interesse.
L'attività umana è sempre suscitata da un bisogno.
Il
bisogno di giocare: è proprio questo lo strumento di mediazione tra la vita
dello scolaro ed il programma scolastico, l'elemento che potrà conciliare la
scuola con la vita.
Il sapere al servizio
dell'azione,
quindi. Le tappe fondamentali del processo educativo della Scuola Attiva sono:
1)
Risvegliarsi
di un bisogno, interesse , di un desiderio: mettendo
lo scolaro nella situazione adatta
a suscitare questo bisogno.
2)
Sviluppo
dell'azione: con
attività atte a soddisfare
il bisogno del fanciullo.
3) Apprendimento di conoscenze : attraverso il controllo dell'azione stessa, per condurla al fine che l'insegnante si era proposto.
L'educazione
funzionale
La scuola su misura
Per
lo studioso ginevrino la scuola deve organizzarsi
"SU
MISURA DEL FANCIULLO",
deve cioè soddisfare le sue esigenze, attraverso processi apprenditivi talvolta
anche individualizzati.
Mentre nella scuola tradizionale gli studenti sono obbligati a seguire le stesse lezioni, gli stessi programmi materie e metodi d'insegnamento;
nella scuola ideale o su misura che propone Claparède, l'alunno può liberamente scegliere una serie
di attività, già predisposte dall'insegnante, che stimolino il suo sviluppo intellettuale, sociale, morale,
promovendo appieno la sua personalità
(giusto
uso della libertà).
Claparède, all'interno del sistema tradizionale, propone quattro diversi modelli di organizzazione scolastica:
1)
Le classi parallele ed
omogenee: quando
il numero degli alunni lo permette, si suddivide la classe: da una parte tutti i
migliori dall'altra i più lenti nell'apprendimento.
2)
Le classi mobili o
senza classi: permette
di far seguire all'allievo lezioni di grado diverso, secondo le sue abilità
nella specifica materia.
3)
Le sezioni parallele
:
permette di scegliere l'indirizzo in base alla capacità individuale.
4) Il sistema delle opzioni : quello che risponde al massimo alla scuola su misura ; e che sarà quello che permetterà ad ogni alunno di raggruppare, il più liberamente possibile, gli elementi favorevoli allo sviluppo delle sue attitudini speciali. Esso è applicabile soprattutto agli istituti superiori ed è basato sulla diminuzione delle ore settimanali (max 20).La metà delle ore da destinare a materie comuni a tutti, l'altra a scelta dell'alunno con esercitazioni, studi speciali ed altro.
ORIENTAMENTI
BIBLIOGRAFICI
Ferdinando
Dubla, Lezioni sui principi guida della Metodologia della Comunicazione Formativa
Remo
Fornaca /Redi Sante Di Pol
Fulvio Papi, Educazione e filosofia nella storia della
società, Zanichelli, 1983
Mario Mencarelli, Il
movimento dell'attivismo,
in
AA.VV.
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